Dal 1995 alla guida di Pollica c’è stato un uomo amato da tutti e che a sua volta ha saputo amare le persone e il territorio come pochi prima di lui. Stiamo parlando di Angelo Vassallo, il “Sindaco Pescatore“, che ne sui tre mandati ha fatto dell’ambientalismo il suo cavallo di battaglia, perdendo la vita in un attentato nel 2010. Quella che vi raccontiamo oggi è la sua storia e la storia del suo amore per la città.
La storia di Angelo Vassallo, il Sindaco Pescatore
Nato a Pollica nel 1952, Angelo Vassallo ha trascorso gran parte della sua vita in riva al mare, sulla costa del Cilento, dove è nato il suo amore per il territorio. Proprio la sua passione per il mare gli ha fatto guadagnare il titolo di “Sindaco Pescatore“, quando nel 1995 ha preso le redini della città. Ha coperto il ruolo di Sindaco per ben tre mandati, convincendo il 76,55% dei votanti anche per un quarto mandato. Vassallo ha militato tra le fila del Partito Democratico e ricoperto l’incarico di consigliere provinciale a Salerno prima diventare Sindaco di Pollica e promotore del Parco Nazionale del Cilento grazie al suo marcato programma ambientalista.
Uno dei traguardi più importanti di Vassallo è stato quello di proteggere il mare e i fondali circostanti, creando la Riserva Marina di Punta Licosa. Questa riserva è stata istituita per proteggere l’ecosistema marino locale e promuovere la pesca sostenibile. Il Sindaco Pescatore ha anche lavorato per limitare l’uso di pesticidi e sostanze chimiche nei campi circostanti, cercando sempre di preservare la qualità dell’acqua e la salute dei suoi concittadini.
Ma Vassallo non si è limitato a lavorare solo per la sua città: ha anche partecipato a importanti iniziative internazionali per la protezione dell’ambiente, in giro per l’Europa rappresentando l’Italia in importanti conferenze sulle questioni a cui più teneva a cuore come quelle delle riserve marine e dei parchi nazionali.
Nel 2007, il Sindaco Pescatore si fa promotore dell’inclusione della dieta mediterranea tra i beni orali e immateriali dell’umanità dell’UNESCO. Dopo un iter lunghissimo durato ben 3 anni, il 16 novembre 2010 l’UNESCO ha riconosciuto le ragioni di Angelo Vassallo (e di tanti altri promotori) accogliendo la candidatura avanzata del 2007. In quella occasione il delegazione italiana, guidata per conto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali dal professor Pier Luigi Petrillo, dedicò il riconoscimento ad Angelo Vassallo, generando grande commozione ed un lungo applauso da parte di tutti i delegati.
“Legalità ed ambiente sono due cardini sui quali costruire una nuova Società e una nuova Economia”
angelo vassallo
Purtroppo la vita di Angelo Vassallo è stata interrotta prematuramente in un attentato: la sera del 5 settembre 2010, mentre il Sindaco rincasava nella sua abitazione ad Acciaroli, è stato raggiunto da sette proiettili calibro 9 che non gli hanno lasciato scampo. La matrice dell’attentato e il movente sono ignoti e le indagini ancora in corso, ma il pubblico ministero Luigi Rocco ha avanzato l’ipotesi che possa trattarsi di un agguato della Camorra che avrebbe voluto punire Vassallo per la sua forte opposizione alle pratiche illegali che non tutelavano a sufficienza l’ambiente.
Il Sindaco Pescatore ha lasciato una moglie e due figli, nonché una città che lo ha sempre amato ed un territorio importante come quello del Cilento che ha sempre tenuto a difendere. Angelo Vassallo è ricordato come un uomo straordinario, la sua vita e il suo lavoro sono un esempio di come un singolo individuo possa fare la differenza nel mondo.