Negli ultimi anni la Posidonia è tornata ad occupare le meravigliose spiagge del Cilento, ma quello che potrebbe sembrare a prima vista un disagio per abitanti e bagnanti, nasconde in realtà una grandissima risorsa per l’ecosistema marino e per i benefici che si possono trarre dalla sua trasformazione. Nel comune di Pollica, infatti, è nato il primo impianto europeo in grado di trasformare la Posidonia in energia elettrica.
Ad Acciaroli il primo impianto europeo che trasforma la Posidonia in energia elettrica
Ma proseguiamo con ordine: la Posidonia è una pianta marina che cresce nei fondali sabbiosi o fangosi delle acque costiere del Mediterraneo, andando a formare delle vere e proprie praterie sottomarine, le cui foglie sono lunghe e sottili, mentre le radici sono ancorate al fondale. La posidonia svolge un ruolo fondamentale nell’ecosistema marino, fornendo cibo e riparo per numerose specie di pesci e invertebrati, tra cui anche le tartarughe Caretta Caretta che ogni estate tornano per dar vita ai loro piccoli.
Nonostante le praterie di Posidonia siano considerate uno degli habitat più importanti del Mediterraneo, possono causare non pochi disagi quando terminato il loro ciclo vitale e si spiaggiano sulle coste. Durante il periodo autunnale, infatti, la Posidonia perde le sue foglie che spesso finiscono per colonizzare le bellissime spiagge del territorio, con odori invasivi e fastidi per i bagnanti. Gli abitanti di Pollica, tuttavia, hanno trovato il modo di smaltire in modo intelligente quella che con il tempo è diventata una vera e propria risorsa.
L’iniziativa nasce grazie alla startup salernitana Miras Energia che, collaborando con i canadesi di Anaergia, nel giro di un anno realizzerà ad Acciaroli, una frazione di Pollica, la prima centrale in grado di convertire la posidonia oceanica spiaggiata in biometano. Le due compagnie hanno stimato una produzione di 1.3 milioni di kwh/annui che saranno destinati agli aderenti alla nuova Comunità Energetica del comune di Pollica.
Le foglie di Posidonia, una volta raccolte dal litorale, verranno accuratamente lavate e caricate su dei nastri a tamburo che si occuperanno di ripulirle totalmente dalla sabbia. Una volte arrivate in centrale, il processo di trasformazione in energia avverrà tramite la digestione anaerobica con una capacità di trattamento annua pari a 5000 tonnellate.
La Posidonia, in totale assenza di ossigeno e impurità, verrà trasformata dall’impianto: il 60% diventerà metano (e quindi energia utilizzabile) mentre l’altro 40% anidride carbonica. “Con questo progetto, si potrà invece risolvere in maniera sistematica e definitiva un problema annoso per tutta la costa e ricavare da questa risorsa un ulteriore beneficio per l’ambiente e per l’economia del Cilento” ha dichiarato ai microfoni de “Il Mattino” l’attuale sindaco di Pollica Stefano Pisani.
Pollica quindi diventa il primo comune europeo a trarre energia dalla posidonia spiaggiata, trasformando il un problema in risorsa e facendo di necessità, virtù. Questo primo passo verso la produzione di energia priva di combustibili fossi è fondamentale anche per il climate change e per l’inizio dell’utilizzo di energie pulite e rinnovabili che non rechino danno al pianeta.
Le bellissime spiagge di Pollica saranno dunque prive di posidonia spiaggiata durante la stagione estiva e potete visitarle prenotando una stanza al Bed and Breakfast “Il Profumo dei Sensi“, che vi ospiterà in una delle sue meravigliose stanze colorate. Da qui potrete godere di una vista mozzafiato sul mare e approfittare delle prelibatezze enogastronomiche che caratterizzano le stupende terre del Parco del Cilento.